Nel contesto di un’economia globale in rapida evoluzione, l’Italia, sotto la guida del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha assunto un ruolo di primo piano nella definizione delle politiche industriali internazionali. Il recente vertice G7 sull’Industria e l’Innovazione Tecnologica, ospitato a Verona e presieduto dallo stesso Urso, ha segnato una tappa cruciale per il rafforzamento della cooperazione tra le principali economie mondiali.
Durante l’incontro, i ministri hanno discusso le sfide e le opportunità offerte dalla transizione green e digitale, con particolare attenzione alle materie prime critiche come le terre rare. Il vertice si è concluso con un comunicato congiunto che sottolinea l’importanza di garantire catene di approvvigionamento resilienti e sostenibili, in linea con gli obiettivi di sicurezza economica e ambientale.
Nello scorso ottobre, durante un incontro bilaterale tra il Ministro Urso e il Viceministro canadese per l’Innovazione, Scienza e Sviluppo Economico, Francis Bilodeau, Italia e Canada hanno sottoscritto una dichiarazione che mira a rafforzare la collaborazione nelle materie prime critiche, con particolare attenzione alla sicurezza energetica e alla transizione sostenibile. La partnership si concentra sul consolidamento delle catene di approvvigionamento, sulla promozione della ricerca e dell’innovazione, e sulla condivisione di best practices per l’esplorazione e la mappatura delle risorse nazionali. Questa iniziativa si inserisce nel quadro della suddetta Roadmap congiunta adottata a giugno durante il Vertice dei Capi di Stato e di Governo del G7, evidenziando l’impegno reciproco verso una transizione energetica sicura e sostenibile.
In questo scenario, la collaborazione tra Italia e Canada emerge come un modello di riferimento. Grazie alla leadership del Ministro Urso e al supporto del Ministro canadese François-Philippe Champagne, i due Paesi hanno riaffermato il loro impegno destinato a consolidare una partnership strategica nel settore delle terre rare. Questa alleanza non solo promuove la sicurezza energetica e la sostenibilità, ma rappresenta anche un’opportunità per rilanciare l’industria tecnologica italiana, garantendo al contempo una maggiore autonomia strategica.
Le Terre Rare: Un Pilastro Strategico
Le terre rare, un gruppo di 17 elementi chimici, sono considerate come risorse strategiche fondamentali per il progresso tecnologico e la sostenibilità ambientale. Le loro proprietà magnetiche, luminescenti e catalitiche le rendono indispensabili per molte applicazioni avanzate: dalla produzione di magneti permanenti per turbine eoliche e motori elettrici, alle batterie ricaricabili utilizzate nei veicoli elettrici, fino ai dispositivi elettronici come smartphone e computer. Questi elementi sono al centro delle politiche industriali di numerosi Paesi, consapevoli che la loro disponibilità rappresenta un fattore critico per la competitività economica e tecnologica.
Negli ultimi anni, la crescente domanda globale ha messo in evidenza la necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento e di sviluppare filiere più sostenibili. In questo contesto, la collaborazione tra Italia e Canada rappresenta un modello di cooperazione strategica.
La Roadmap Italia-Canada per una Cooperazione Rafforzata, definita durante il vertice G7, evidenzia l’impegno congiunto dei due Paesi nel promuovere la sicurezza delle catene di approvvigionamento di materie prime critiche e nello sviluppo di tecnologie innovative per la loro estrazione e lavorazione.
Il Canada come Hub delle Terre Rare
Il Canada si colloca tra i principali produttori mondiali di terre rare, con riserve significative situate in aree come Strange Lake, Thor Lake e Kipawa. Questi giacimenti, oltre a contenere elementi fondamentali come il neodimio e il praseodimio, si distinguono per la presenza di tecnologie estrattive all’avanguardia che minimizzano l’impatto ambientale. Le politiche minerarie canadesi sono orientate non solo all’efficienza produttiva, ma anche alla sostenibilità, un aspetto che rende il Paese un partner privilegiato per le industrie europee, particolarmente attente alle tematiche ambientali.
Le collaborazioni tra il settore pubblico e privato in Canada hanno portato allo sviluppo di tecnologie avanzate per la separazione e il riciclo delle terre rare. Aziende come Avalon Advanced Materials e Geomega Resources stanno investendo in impianti pilota per la lavorazione sostenibile, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e di aumentare la competitività del settore.
La Sfida della Transizione Tecnologica
Dall’altro lato, l’Italia, con il suo avanzato tessuto industriale, è pronta a trarre vantaggio dalle risorse canadesi per accelerare la propria transizione tecnologica. Le terre rare sono essenziali per molte delle sue industrie strategiche, dalla produzione di componenti per il settore automotive alla realizzazione di sistemi per la generazione di energia rinnovabile. In particolare, le aziende italiane attive nel settore delle rinnovabili, come Enel Green Power, potrebbero beneficiare di un accesso diretto e sicuro a queste materie prime, migliorando la loro capacità di innovazione e riducendo i costi di produzione.
La partnership italo-canadese offre inoltre opportunità di sviluppo congiunto di progetti di ricerca e innovazione, che potrebbero portare alla creazione di nuovi materiali e tecnologie per applicazioni avanzate. Le università e i centri di ricerca italiani sono già coinvolti in collaborazioni con istituzioni canadesi per studiare soluzioni di estrazione e lavorazione più efficienti e sostenibili.
La centralità delle terre rare si riflette anche nelle dinamiche geopolitiche globali. Attualmente, la Cina detiene una posizione dominante, controllando circa l’85% della produzione mondiale. Questa situazione ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle catene di approvvigionamento, in particolare per le economie occidentali che dipendono fortemente dalle esportazioni cinesi. La diversificazione delle fonti, come quella offerta dal Canada, è quindi una priorità strategica per ridurre la vulnerabilità del sistema industriale europeo.
In questo contesto, la partnership tra Italia e Canada assume una valenza non solo economica ma anche politica, contribuendo a rafforzare la resilienza delle filiere produttive globali e a ridurre la dipendenza da fornitori monopolistici. Attraverso il rafforzamento della cooperazione bilaterale e la partecipazione a forum internazionali, i due Paesi stanno promuovendo un approccio condiviso per affrontare le sfide legate alla transizione energetica e digitale.
Progetti di Ricerca e Sviluppo
Un aspetto chiave della cooperazione italo-canadese riguarda i progetti di ricerca e sviluppo. Iniziative congiunte stanno esplorando nuove tecnologie per l’estrazione e la lavorazione delle terre rare, con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale. Questi progetti coinvolgono università, centri di ricerca e aziende di entrambi i Paesi, creando un ecosistema di innovazione che può portare a importanti progressi scientifici e tecnologici.
Ad esempio, l’utilizzo di tecniche avanzate di separazione chimica e magnetica sta consentendo di migliorare la purezza dei materiali estratti, aumentando al contempo la sostenibilità dei processi produttivi. Inoltre, la collaborazione tra le aziende italiane e canadesi sta portando allo sviluppo di nuovi impianti di lavorazione, progettati per essere più efficienti e rispettosi dell’ambiente.
Un Impegno Comune per la Sostenibilità
L’alleanza tra Italia e Canada si distingue non solo per il suo valore economico, ma anche per il forte impegno verso la sostenibilità ambientale. Entrambi i Paesi riconoscono l’importanza di adottare pratiche industriali responsabili, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Investire in tecnologie di estrazione e lavorazione ecocompatibili non è solo una scelta etica, ma rappresenta anche un vantaggio competitivo in un mercato sempre più orientato verso soluzioni green.
Questa cooperazione si inserisce in un quadro più ampio di iniziative internazionali volte a promuovere l’uso sostenibile delle risorse naturali. La Critical Raw Materials Act dell’Unione Europea, ad esempio, sottolinea l’importanza di sviluppare filiere di approvvigionamento resilienti e di promuovere il riciclo delle materie prime critiche. L’Italia, come parte dell’UE, è fortemente impegnata in questo percorso, e la collaborazione con il Canada rappresenta un elemento chiave per raggiungere tali obiettivi.
La partnership tra Italia e Canada nel settore delle terre rare rappresenta un esempio virtuoso di cooperazione internazionale, in un’epoca di grandi sfide globali, dalla transizione energetica alla digitalizzazione.
Questa alleanza dimostra come la collaborazione possa generare benefici reciproci, garantendo al contempo la sostenibilità delle catene di approvvigionamento e la competitività tecnologica. Grazie a questa sinergia, i due Paesi sono destinati a giocare un ruolo di primo piano nel plasmare il futuro delle industrie avanzate e nel promuovere un modello di sviluppo sostenibile e sicuro.
Carlo Lombardi dottore commercialista italo-canadese.
Roberto Aprile dottore in scienze politiche funzionario p.a.