La grandezza di un Paese è data anche dalla sua presenza nei contesti cruciali in ogni angolo del mondo, dove donne e uomini prestano il proprio servizio e la propria vita. Donne e uomini straordinari perché straordinario è il compito che a loro è richiesto. L’Ambasciatore italiano presso la Repubblica Democratica del Congo, Luca Attanasio, il carabiniere della sua scorta, Vittorio Iacovacci, e l’autista del convoglio delle Nazioni Unite, uccisi questa mattina a Goma in un attentato da parte di miliziani, sono tra queste. L’ipotesi dell’attacco sembrerebbe il rapimento di personale delle Nazioni Unite, presenti nell’area per il protrarsi della missione Monusco volta a garantire la stabilità nello stato congolese e nell’area.
Attraverso la Farnesina l’Italia tiene alta la propria bandiera nel mondo, insieme alle forze di sicurezza e a tutti coloro che contribuiscono con la propria piccola ma indispensabile parte. Oggi deve essere un giorno di lutto per il nostro Paese, ma anche di consapevolezza e responsabilità, innanzitutto da parte degli organi di Governo, affinché si rifletta su cosa accade nel mondo e soprattutto in che cosa sono occupate e preoccupate le risorse umane dello Stato impegnate in ogni angolo della cartina geopolitica. Per onorare le vittime di questo barbaro attentato bisogna credere ora come non mai nei valori di libertà, civiltà, cultura, democrazia, per i quali loro, ed altri prima di loro, si sono sacrificati; e continuare a lottare per essi – facendo ognuno la propria parte piccola o grande -, ovunque, comunque e dovunque.